Uno dei corsi di laurea emergenti nell’ambito legal è sicuramente quello in scienze giuridiche. Un indirizzo sempre più scelto dagli studenti che conseguono un diploma di scuola superiore e non vogliono frequentare giurisprudenza. Ma cosa si studia in questo corso? E come fare ad accedere agli sbocchi occupazionali?
Piano di studi e differenze con la laurea in giurisprudenza
Lo scopo di un corso di laurea in scienze giuridiche è quello di formare dei professionisti che abbiano precise conoscenze in ambito giuridico ma che, al contempo, riescano a padroneggiare le skill proprie dell’ambito economico.
Per quanto invece concerne le differenze tra il corso di laurea in scienze giuridiche e quello in giurisprudenza, possiamo affermare come il più grande dei distinguo tra i due percorsi è che la Laurea in Giurisprudenza è una Laurea Magistrale a Ciclo Unico, che ha una durata di 5 anni. Differentemente, la Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici è una Triennale, che per l’appunto ha una durata di tre anni.
Quali sbocchi per un laureato in scienze giuridiche? Per chi sceglie questo corso le opportunità sono differenti. Si va dalla pubblica amministrazione alla consulenza del lavoro, fino a lavorare in enti no profit.
Quale Master in scienze giuridiche frequentare per il mondo del lavoro di oggi
Tuttavia, lo sbocco occupazionale migliore per un laureato in scienze giuridiche è senza dubbio quello collegato al diritto d’impresa. Diventare giurista d’impresa è infatti un’ambizione condivisa da molti, che trova realizzazione grazie al Master per Giuristi d’Impresa di Alma Laboris Business School.
Sono diverse le edizioni per cui Alma Laboris comprende, nella propria offerta formativa, un percorso altamente spendibile nel contesto occupazionale, grazie a un Servizio Placement gratuito e individuale che consente al Partecipante di affrontare nel modo giusto tutte le sfide della sua professionalità e realizzare le proprie mire occupazionali a seconda delle sue specifiche esigenze.
