Ogni cosa ha bisogno di una visione, e ogni visione ha bisogno di una pianificazione, realizzata e implementata utilizzando specifici parametri.
Vale lo stesso, ovviamente, nel mondo del giornalismo, in cui esiste una gerarchia in cui l’editore, il direttore, i caporedattori, i redattori, stabiliscono il proprio peculiare modo di fare informazione. In altre parole, stiamo parlando della cosiddetta linea editoriale. Vediamo insieme che cos’è, cercando di esplicarne il significato, anche mediante alcuni esempi.
Che cos’è questo elemento importante nella vita di un giornale: il suo significato
Con il termine linea editoriale indichiamo il complesso dei parametri di lavoro che la redazione di un giornale – che sia esso un quotidiano, un periodico, ma anche un’emittente televisiva o radiofonica – stabilisce e applica in tutte le sue pubblicazioni. Si tratta di una ‘visione’, questa dettata dall’editore, che è anche il proprietario del giornale, ma anche, in alternativa, dal direttore editoriale, ovvero colui il quale ne è rappresentante.
Nella linea editoriale entrano dunque tutti gli aspetti legati all’idea di ciò che il giornale dovrebbe pubblicare, e di ciò che, invece, non viene trattato. È per questo che molto spesso viene definita come l’identità di un giornale, delle (personali) regole non scritte della comunicazione che portano il lettore a riconoscere e apprezzare (o meno) il prodotto editoriale e che, dunque, se infrante, lo porterebbero viceversa a non riconoscere più questa identità.
Alcuni esempi concreti di linea editoriale e collane
La visione editoriale può concretizzarsi in idee politiche, idee sociali, di mondo ecc.; l’importante, come detto, è mantenerne una chiara. Un esempio concreto di linea editoriale può essere quello di un giornale che sceglie di impegnarsi unicamente nella difesa di diritti civili, come quelli della comunità LGBT. Un giornale può decidere di mantenere una linea comune parlando solo di problemi sociali come immigrazione, cambiamento climatico e altri.
Parliamo inoltre delle cosiddette collane. Per collana si intende un insieme di libri con delle caratteristiche in comune, tali da poterli raggruppare all’interno di uno stesso gruppo. La differenza fondamentale qui è che non parliamo più di giornali, ma di produzioni editoriali differenti, come appunto i libri.