Alma Laboris Business School - Adempimento collaborativo nel diritto tributario: una nuova era di fiducia e certezza fiscale

Adempimento collaborativo nel diritto tributario: una nuova era di fiducia e certezza fiscale

Adempimento collaborativo nel diritto tributario

Il concetto di adempimento collaborativo, meglio conosciuto come "Cooperative Compliance", rappresenta una svolta nel panorama tributario italiano, modificando in maniera sostanziale il rapporto tra contribuenti e Agenzia delle Entrate.

Istituito con il decreto legislativo del 5 agosto 2015, n. 128, questo regime si pone l'ambizioso obiettivo di costruire un ponte basato sulla fiducia tra l'amministrazione fiscale e i contribuenti, con l'intento di elevare il livello di certezza sulle questioni fiscali.

Fondamenti e obiettivi dell'adempimento collaborativo nel diritto tributario

L'adempimento collaborativo mira a instaurare un dialogo aperto e costante tra le parti, permettendo una valutazione condivisa delle situazioni che potrebbero generare rischi fiscali. Questo approccio preventivo si distacca dalla tradizionale logica di controllo a posteriori, favorendo un ambiente di maggiore trasparenza e collaborazione. Gli elementi chiave di questo regime includono l'anticipazione del controllo fiscale e l'interlocuzione diretta con il contribuente, allo scopo di risolvere in anticipo eventuali incertezze o discrepanze.

Per poter aderire al regime di adempimento collaborativo, è indispensabile che i contribuenti dispongano di un efficace sistema di gestione del rischio fiscale, denominato Tax Control Framework (TCF). Questo sistema deve essere certificato da professionisti indipendenti, quali avvocati o dottori commercialisti ed esperti contabili, garantendo così la sua affidabilità e conformità agli standard richiesti.

Innovazioni del D.Lgs. 221/2023

Con l'entrata in vigore del D.Lgs. 221/2023, il 18 gennaio 2024, sono state introdotte significative novità che rendono il regime di adempimento collaborativo ancora più attrattivo. Tra queste, spiccano la riduzione del periodo di accertamento a soli due anni per i contribuenti in possesso di un TCF certificato e ulteriori agevolazioni per coloro che ricevono una certificazione tributaria attestante la corretta applicazione delle normative sostanziali.

Un cambiamento rilevante riguarda anche le soglie di volume d'affari o di ricavi necessarie per l'accesso al regime, ora ridimensionate al ribasso. Questa modifica apre le porte dell'adempimento collaborativo a una platea più ampia di contribuenti, inclusi coloro che precedentemente non soddisfacevano i criteri richiesti.

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