Programma Didattico del Master
MODULO 1: IL GIURISTA D’IMPRESA NEL MANAGEMENT AZIENDALE
CORPORATE GOVERNANCE E AFFARI
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OBIETTIVI:
Conoscere l'Organizzazione di un’Azienda è fondamentale per chiunque operi all’interno o quale collaboratore esterno dell’Azienda stessa. La conoscenza parte già dalla esatta comprensione dei principali aspetti riguardanti il governo societario. Il Modulo fornisce ai Partecipanti gli elementi essenziali per comprendere il funzionamento dei principali istituti giuridici in tema di amministrazione, controllo e rapporto tra soci.[/block]
CONTENUTI:
- Le Società di Capitali: Atto costitutivo, Conferimenti, Autonomia statutaria;
- I Patti Parasociali
- Organi Societari;
- l’Assemblea e le decisioni dei soci nelle S.p.A. e nelle S.r.l.
- La responsabilità dei soci;
- Le invalidità e le impugnazioni delle delibere;
- I Modelli di Amministrazione e Controllo
- In particolare:
- l’Organo di Gestione nel Modello Tradizionale;
- il controllo nel sistema monistico;
- Validità e impugnazioni delle delibere;
- La delega di funzioni del C.d.A.: Amministratore Delegato e Comitati Esecutivi;
- Il ruolo del Collegio Sindacale;
- I rapporti tra Collegio sindacale e soggetti incaricati della revisione contabile;
- La responsabilità di Amministratori e Sindaci;
- Le ipotesi di responsabilità;
- I soggetti legittimati passivi, la solidarietà ed il regresso;
- La ripartizione delle responsabilità tra gli amministratori nell’amministrazione delegata;
- Le azioni di responsabilità, i soggetti legittimati attivi, gli interessi protetti ed il danno risarcibile;
- L’Amministrazione e il Controllo delle Società a responsabilità limitata;
- I modelli di amministrazione;
- Consiglio di Amministrazione: delega e confronto con le S.p.A;
- La responsabilità degli amministratori di s.r.l. e l’accesso agli atti dell’amministrazione: l’art. 2476 c.c;
- Collegio sindacale e revisione legale dei conti: il nuovo art. 2477 c.c;
OPERAZIONI SUL CAPITALE: ASPETTI PATRIMONIALI E FINANZIARI
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OBIETTIVI:
Il Giurista d’impresa deve conoscere gli elementi che caratterizzano gli assetti patrimoniali e finanziari di una impresa organizzata in forma societaria. Il Modulo fornisce ai Partecipanti gli elementi essenziali per entrare nel merito del cosiddetto capitale di rischio e del cosiddetto capitale di credito di una società e per comprendere contenuti e struttura delle principali operazioni societarie e contrattuali che incidono sulla struttura del capitale e sulle fonti di finanziamento.[/block]
CONTENUTI:
- Il Capitale sociale: tutela della sua integrità e modificazioni;
- Aumenti di capitale: diritto di opzione, prelazione e sottoscrizioni;
- Le Ipotesi di riduzioni di capitale: obbligatorie, facoltative;
- La creazione di Patrimoni destinati;
- Investimento in quote di capitale sociale: Azioni e Quote;
- Le operazioni di raccolta sul mercato dei capitali: emissioni obbligazionarie e aumenti quotati;
- I titoli di debito delle Srl;
- Le Operazioni Straordinarie: Fusione, Scissione e Acquisizione;
IL BILANCIO PER IL GIURISTA D’IMPRESA
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OBIETTIVI:
Conoscere lo stato di salute dell’azienda attraverso la lettura e l’analisi del Bilancio d’Esercizio. Il modulo ha l’obiettivo di introdurre e guidare i Partecipanti, con un approccio pratico e coinvolgente, ad una comprensione del Bilancio e dei suoi allegati. Saper leggere le poste di bilancio, individuare quelle più importanti e sensibili, aiuta a conoscere l’azienda e definire in maniera più rapida quelle che possono essere le scelte più giuste da consigliare all’imprenditore, per mettere in atto le azioni più idonee garantendo così una continuità di impresa e una corretta rappresentazione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria.[/block]
CONTENUTI:
- L’informativa di Bilancio:
- La situazione patrimoniale civilistica e quella gestionale;
- Il conto economico civilistico e quello gestionale;
- La nota integrativa;
- Il bilancio dal punto di vista gestionale, civilistico e fiscale;
- Come valutare l’attendibilità del Bilancio:
- L’attendibilità nella valorizzazione delle immobilizzazioni e del magazzino;
- I margini di discrezionalità nelle politiche di ammortamento;
- Gli indicatori di equilibrio finanziario;
- Di indici di liquidità;
- Gli indici di efficienza e redditività;
- La lettura del Bilancio:
- Passare dal concetto di reddito a quello di redditività;
- Determinare la redditività dell’azienda, calcolarne il costo del capitale;
- Misurare la performance aziendale sulla base della creazione del valore;
- Comprendere l’impatto del capitale investito sulla redditività;
RESTRUCTURING & INSOLVENCY: ASPETTI FINANZIARI E INDUSTRIALI
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OBIETTIVI:
Il Modulo si propone di fornire ai partecipanti gli strumenti necessari per comprendere, affrontare e risolvere i problemi connessi alla crisi delle imprese. A tal fine, il modulo si compone di concetti didattici “bilanciati”, nei quali, oltre alle indispensabili nozioni teoriche relative al diritto concorsuale ed alla nuova procedura di Liquidazione Giudiziale, verrà dato ampio spazio all’analisi dei casi giurisprudenziali ed alle soluzioni che la prassi ha escogitato per contemperare i diversi interessi coinvolti nella (e dalla) crisi di impresa; il taglio operativo affronterà le principali dinamiche utili a tutti coloro che intendano prestare la loro attività nel settore delle procedure di insolvenza e delle ristrutturazioni aziendali.[/block]
CONTENUTI:
- La diagnosi iniziale: riconoscere la crisi, valutarla e progettare come affrontarla;
- Cause della crisi e reversibilità;
- L'approccio alla ristrutturazione;
- Diagnostico industriale;
- Diagnostico finanziario;
- Il piano di cassa per gestire l'emergenza;
- Il ruolo dell'Advisor industriale;
- La redazione del Piano industriale;
- La gestione legale delle riduzioni dell'organico;
- Il ruolo dell'Advisor finanziario;
- Il Piano finanziario;
- Ruolo del Chief Restructuring Officer (CRO);
- La negoziazione della ristrutturazione con le Banche e gli altri Creditori;
- I diversi scenari negoziali:
- Gli accordi in bonis;
- Il risanamento secondo l'art. 67, 3 comma, lettera d, L.F.;
- Gli accordi di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F.;
- La gestione del rapporto con le banche;
- Il Nuovo Codice della Crisi di Impresa: panoramica sul Decreto di attuazione della Legge .155 del 2017;
MODULO 2: COMPLIANCE E INTERNAL AUDITING
LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELLE SOCIETÀ (Compliance al Decreto 231/2001)
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OBIETTIVI:
Risulta essenziale per ogni società non incorrere in responsabilità amministrativa, a seguito della commissione di un reato-presupposto da parte di un soggetto appartenente alla propria organizzazione, così da evitare gravi sanzioni che possono colpire il patrimonio, l’immagine e l’attività d’impresa. Il modulo, pertanto, si prefigge lo scopo di analizzare e sviluppare un valido modello organizzativo, non solo in grado di prevenire la commissione di reati e di costituire una potenziale fonte di esenzione della responsabilità amministrativa, bensì capace anche di migliorare progressivamente l’organizzazione complessiva dell’impresa stessa attraverso la revisione costante dei suoi processi interni.[/block]
CONTENUTI:
- Il Decreto Legislativo 231/2001: gli scopi, soggetti interessati, presupposti oggettivi e soggettivi;
- Il Modello Organizzativo: requisiti; criteri; progettazione e costruzione;
- Mappatura delle aree aziendali e dei processi a rischio; Identificazione e valutazione del rischio;
- Normativa e protocolli;
- Organismo di Vigilanza: Individuare l’Organismo; Caratteristiche minime richieste per la sua definizione;
- Alcune ipotesi di identificazione dell’Organismo; Le attività principali a cui è deputato;
- I poteri di iniziativa e controllo; L’operatività dell’Organismo di Vigilanza;
- Il Codice Etico;
- Il Sistema Disciplinare;
- Le sanzioni pecuniarie ed interdittive;
- L’accertamento dei reati;
- Analisi dei reati previsti dal Decreto;
CODICE PRIVACY E REGOLAMENTO EUROPEO SU DATA PROTECTION
Codice Privacy e Regolamento Europeo su Data Protection (Compliance al D. Lgs. 196/2003 ed al Reg. Ue 2016/679)
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OBIETTIVI:
Il Reg. Ue. 2016/679 (c.d. GDPR) ha profondamente innovato la materia, introducendo un nuovo modello di trattamento dei dati personali, dinamico e non più statico, fondato sul principio della responsabilizzazione del titolare del trattamento (accountability), Il Modulo, quindi, dopo aver esaminato i nuovi istituti del GDPR ed il decreto interno di adeguamento, individua ed analizza nel dettaglio tutte quelle misure giuridiche, organizzative e tecniche, per la protezione dei dati personali, che consentono a ciascuna impresa di conformarsi, in modo proattivo, alle nuove prescrizioni normative e di mantenere nel tempo adeguati livelli di tutela per i diritti e le libertà degli interessati.[/block]
CONTENUTI:
- Il Regolamento Europeo – Key aspects;
- Il Codice Privacy alla luce del decreto di adeguamento interno;
- L’ambito di applicazione territoriale e materiale della normativa;
- Le tipologie di dati;
- I soggetti coinvolti;
- I principi generali e le basi giuridiche;
- Il consenso e le sue caratteristiche;
- I diritti dell’interessato;
- L’informativa;
- Il Registro delle attività di trattamento;
- Il Data Protection Officer: requisiti e compiti;
- Privacy by Design e by Default;
- Data Protection Impact Assessment;
- Data Breach notification;
- Le misure di sicurezza;
- L’Autorità di Controllo;
- Regole per il trasferimento dei dati nei Paesi terzi;
- Il trattamento sanzionatorio.
MODULO 3: IL RAPPORTO DI LAVORO
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OBIETTIVI:
Conoscere gli aspetti formali e sostanziali del rapporto di lavoro consente di sviluppare opportune competenze operative da sfruttare nella tipica gestione del personale sia all’interno di aziende, che in studi professionali specializzati nel settore. Si tratta, nello specifico, di un’analisi dei diversi strumenti contrattuali attualmente esistenti, a cui fa seguito lo svolgimento del rapporto di lavoro attraverso l’esame dei diritti, doveri ed obblighi del datore di lavoro e del lavoratore, quale parte contrattuale più debole, per giungere, infine, alla trattazione degli aspetti peculiari della cessazione del rapporto di lavoro con le relative conseguenze anche sul piano delle tutele previste dalla legge. Ciascun argomento risulta corredato da appositi riferimenti normativi e giurisprudenziali, con anche risvolti pratici. L’obiettivo principale del presente Modulo è, quindi, individuare e condividere gli elementi essenziali del rapporto di lavoro all’interno di ciascuna realtà aziendale, consentendo ai Partecipanti di comprendere, in maniera immediata e pragmatica, le dinamiche e gli equilibri che sono alla base delle attività svolte.[/block]
CONTENUTI:
LE TIPOLOGIE DEL RAPPORTO DI LAVORO
- Il Lavoro Subordinato:
- Il vincolo di subordinazione;
- Il Patto di prova (art. 2096 c.c.) ed il Patto di non concorrenza (art. 2125 c.c.);
- Il contratto a tempo indeterminato (art. 2094 c.c.);
- Il contratto a tempo determinato (con le ultime innovazioni del Decreto Dignità);
- Il contratto part-time;
- Il Lavoro intermittente (o “Job on call”);
- Il contratto di apprendistato;
- Lo Smart Working (o “Lavoro Agile”).
- Le collaborazioni esclusivamente autonome (art. 409, n. 3, c.p.c. come riformato dalla l. 81/2017);
- Le collaborazioni «etero-organizzate» dal committente (art. 2 d.lgs. 81/2015);
- Il rapporto di lavoro autonomo (d.lgs. 81/2017);
- Il contratto di somministrazione (d.lgs. 81/2015, come modificato dal Decreto Dignità);
- Il lavoro occasionale (l. 96/2017);
LA PRESTAZIONE DI LAVORO
- Mansioni, Qualifiche e Categorie:
- Art. 96 disp. att. del Codice Civile;
- La disciplina delle mansioni dopo il Jobs Act (nuova formulazione dell’art. 2103 c.c.);
- La modifica in peius delle mansioni (art. 3 del D.lgs. 81/2015);
- Il demansionamento e la contrattazione collettiva di settore.
- Gli Obblighi del Datore di Lavoro:
- L’obbligo di garantire la sicurezza dei propri dipendenti (art. 2087 c.c.);
- Il Potere Disciplinare del Datore di Lavoro:
- Il Codice disciplinare imposto dal legislatore (il concetto del cd. “minimo etico”);
- L’obbligo di pubblicità del Codice disciplinare;
- Il procedimento disciplinare (art. 7 della L. 300/1970;)
- La contestazione disciplinare ed i principi di specificità, immutabilità e immediatezza;
- La sospensione cautelare;
- Le giustificazioni del lavoratore e i termini previsti dalla legge e contrattazione collettiva di settore;
- L’obbligo di Audizione del dipendente, ove richiesta;
- I provvedimenti sanzionatori;
- Le sanzioni conservative ed espulsive ed i relativi termini di impugnazione.
LA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
- Il Recesso del Lavoratore:
- La dimissioni del lavoratore (disciplina generale e speciale);
- La procedura telematica di cui all’art. 26 D.lgs. 151/2015;
- Il Recesso Datoriale:
- Il licenziamento individuale ad nutum (libera recedibilità);
- Il licenziamento disciplinare (giusta causa e giustificato motivo soggettivo);
- Il licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo;
- Il licenziamento collettivo;
- La procedura ex artt. 4, 5 e 24 della L. 223/1991;
- Il Licenziamento illegittimo:
- I termini previsti per l’impugnativa di licenziamento illegittimo;
- Il licenziamento discriminatorio;
- Il licenziamento orale, nullo e/o inefficace;
- Le tutele reintegratorie/risarcitorie di cui all’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (prima e dopo il Jobs Act);
- Le tutele solo risarcitorie previste dall’art. 8 della L. 604/1966.
- Le cd. Tutele Crescenti (art. 23/2015):
- Le tutele risarcitorie previste in occasione del licenziamento illegittimo per della giusta causa e giustificato motivo;
- Le tutele risarcitorie previste in occasione del licenziamento illegittimo per violazione del requisito di “motivazione” e/o per violazione del procedimento disciplinare;
- Le rinunce e transazioni ex art. 2113 c.c.
- I diritti inderogabili/indisponibili e diritti derogabili/disponibili;
- La possibilità di impugnare le rinunce e transazioni ed i relativi termini di decadenza;
- La transazione generale novativa.
I DIRITTI SINDACALI
- Le Associazioni Sindacali (costituzione e nomina RSA e RSU e i limiti costituzionali);
- Gli atti cd. “discriminatori” (art. 15 della L. 300/1970);
- Il diritto di assemblea (art. 20 della L. 300/1970);
- La repressione della condotta antisindacale (art. 28 della L. 300/1970);
MODULO 4: LA CONTRATTUALISTICA D’IMPRESA
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OBIETTIVI:
Il Modulo è focalizzato ad analizzare i principali contratti d’impresa nazionali e internazionali con l’ausilio di modelli ed esercitazioni pratiche e di formare un professionista nella negoziazione e redazione di contratti d’impresa e nella gestione delle operazioni commerciali.
L'approccio interdisciplinare e il taglio operativo delle giornate porteranno i partecipanti ad acquisire quella visione sistemica richiesta per poter operare con competenza nelle direzioni affari legali di aziende nazionali e multinazionali e nei più quotati studi legali, trasferendo ai partecipanti quel background che li renda capaci di gestire la complessa realtà della consulenza legale per le imprese. [/block]
CONTENUTI:
I CONTRATTI D'IMPRESA:
ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE, PRINCIPI COMUNI E REGOLE GENERALI
- Dalle trattative alla conclusione del contratto:
- La Lettera d’Intenti;
- La Due Diligence; definizione ed ambito di applicazione (check list, data room, etc);
- Analisi ed illustrazione delle principali e più comuni clausole contrattuali;
I PRINCIPALI CONTRATTI COMMERCIALI
- I Contratti di distribuzione;
- L’Agenzia;
- La Concessione di Vendita;
- La Somministrazione.
- I Contratti nelle relazioni tra Imprese:
- Il Rapporto di subfornitura;
- Il Contratto di Rete;
- La Joint Venture contrattuale;
- I Contratti infragruppo: Cash Pooling e Cost Sharing Agreement.
- Il Contratto di cessione d’Azienda;
LA CONTRATTUALISTICA INTERNAZIONALE
- Definizione del quadro giuridico;
- Forma, funzione e lingua del contratto;
- I criteri per redigere un contratto internazionale;
- Le clausole maggiormente adottate nella contrattualistica internazionale:
- Modalità di risoluzione delle controversie.
MODULO 5: L’IMPRESA ED IL MERCATO
LA TUTELA DELL’IDENTITA’AZIENDALE
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OBIETTIVI:
L'identità aziendale è il fulcro di qualunque attività professionale o d’impresa. Si tratta di una espressione capace di comunicare la vision e la mission aziendale nonché del più caratterizzante fattore di distinzione rispetto ai competitor. Nell’ambito della strategie di business è fondamentale la valorizzazione del marchio, ovvero di tutte quelle attività legate al brand empowerment, alla brand loyalty ed alla brand awareness. Il Modulo costituisce una proficua occasione di interazione tra docente e Partecipanti che potranno così applicare, sul piano tecnico-operativo, i più efficaci sistemi di brand protection e di valorizzazione della Intellectual Property.[/block]
CONTENUTI:
IL MARCHIO
- Il Marchio, il Brand e il Logo;
- Le tipologie di Marchio: denominativo, figurativo, complesso, d’insieme;
- I Marchi atipici: di forma, di colore, di suono, di odore e la loro rappresentazione;
- Le procedure di registrazione: il Marchio nazionale, Comunitario e Internazionale;
- I requisiti di registrabilità e la durata;
- Giudizio di confondibilità: esame tra i segni e tra i prodotti/ servizi e criteri applicati dalla giurisprudenza UIBM/EUIPO;
- La nullità e la decadenza del marchio;
- Il contenuto del diritto di esclusiva e i relativi limiti;
- La Direttiva UE 2015/2436, il Regolamento UE 2015/2424 e l’adeguamento del Codice di Proprietà Industriale;
- La cessione e la licenza di marchio;
- Tutela stragiudiziale, giudiziale e amministrativa;
- Il risarcimento del danno ai sensi dell’art. 125 C.P.I.;
IL NOME A DOMINIO
- Natura giuridica ed evoluzione giurisprudenziale;
- Il nome a dominio nel Codice di Proprietà Industriale;
- Nuove pratiche confusorie in rete;
- La tutela del nome a dominio: in particolare, la procedura di riassegnazione.
IL SEGRETO COMMERCIALE
- La Direttiva UE 2016/943 sulla protezione del know-how riservato e delle informazioni commerciali riservate (segreto commerciale), la sua attuazione con Decreto legislativo 11 maggio 2018 n. 63 e le modifiche al Codice di Proprietà Industriale;
- La tutela del segreto commerciale ai sensi degli artt. 98 e 99 C.P.I.;
- Le strategie di tutela del segreto commerciale in azienda: le misure legali e le misure tecniche di protezione alla luce della più recente giurisprudenza in materia;
- Strategie di tutela del know-how e del segreto commerciale nei confronti dei Partner di progetto: gli accordi di riservatezza.
Il BREVETTO PER INVENZIONE
- La struttura del brevetto: rivendicazioni, descrizione e disegni;
- La limitazione del brevetto in via giudiziale ai sensi dell’art. 79 C.P.I. e in via amministrativa;
- La nullità del brevetto;
- La contraffazione del brevetto;
- Il brevetto italiano; il brevetto europeo; domanda di brevetto internazionale (PCT);
- Il brevetto europeo ad effetto unitario e il Tribunale Unificato dei Brevetti;
- Modifiche al Codice di Proprietà Industriale per l’adeguamento, il coordinamento e il raccordo della normativa nazionale al Reg. UE 1257/2012 relativo all’attuazione della cooperazione rafforzata nel settore della istituzione di una tutela brevettuale unitaria e alle disposizioni dell’Accordo su un tribunale unificato dei brevetti;
- Strategie di deposito;
- Gli strumenti di tutela del brevetto (procedimento cautelare e giudizio di merito);
IL SOFTWARE
- Fonti di disciplina;
- La tutela mediante brevetto e l’esclusione dalla brevettabilità dei programmi per elaboratori “in quanto tali” ai sensi dell’art. 45 C.P.I.;
- Criteri interpretativi EPO e analisi di casi pratici;
- La tutela autorale del software;
- La contraffazione e i parametri giurisprudenziali di valutazione;
CONCORRENZA ED ANTITRUST
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OBIETTIVI:
Il Modulo si pone l’obiettivo di evidenziare come le normative – italiana e comunitaria – a tutela della concorrenza possano incidere sulle attività economiche svolte dalle Società. Le tematiche di carattere generale sono analizzate con un continuo ricorso ai casi recenti relativi alla loro applicazione in alcuni settori regolamentati. Sono analizzati gli istituti e i divieti fondamentali della disciplina nazionale e UE della concorrenza (divieto di intese, abuso di posizione dominante, disciplina delle concentrazioni tra imprese), nonché delle norme contemplate dal Codice del Consumo in relazioni alle pratiche commerciali scorrette.[/block]
CONTENUTI:
- Il rapporto tra la tutela della proprietà intellettuale e il diritto della concorrenza: le logiche e i punti di contatto;
- Le intese restrittive della concorrenza;
- le esenzioni dal divieto;
- il mercato rilevante;
- L’abuso di posizione dominante:
- l’accertamento della posizione dominante;
- condotte abusive e casi giurisprudenziali;
- Standard essential patent;
- Abuso di posizione dominante mediante esercizio abusivo dei diritti di brevetto;
- Le concentrazioni tra imprese;
- L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: gli ambiti di intervento e iprocedimenti davanti AGCM;
CONSUMATORI E MERCATO
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OBIETTIVI:
INell’ottica della superiore esigenza di eliminare gli ostacoli e le distorsioni alla corretta realizzazione del mercato interno, la normativa comunitaria, cui gli Stati membri devono adeguarsi, introduce per le imprese oneri e adempimenti sempre più significativi ed incisivi verso il consumatore che, del mercato, è uno dei fondamentali protagonisti e il cui comportamento economico non deve essere indotto o falsato da pratiche commerciali scorrette. Il Modulo consente quindi ai Partecipanti di comprendere le dinamiche e gli equilibri alla base del mercato unico europeo che coinvolgono il consumatore e di consocere ed esaminare, sotto tale profilo, le fonti normative per le imprese per adeguarsi alle prescrizioni normative ed il ruolo sempre più centrale svolto, anche in tale ambito, dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.[/block]
CONTENUTI:
- Il D.lgs. 6 settembre 2005 n. 206 (Codice del Consumo): finalità, disposizioni ed ambito di applicazione;
- La disciplina in materia di informazioni ai consumatori;
- Le pratiche commerciali scorrette;
- Le norme del codice civile in materia di clausole vessatorie;
- La disciplina sulle clausole abusive (artt. 33-38 Cod. Cons.);
- I contratti negoziati fuori dai locali commerciali e i contratti a distanza;
- Sicurezza dei prodotti e responsabilità per danno da prodotto difettoso;
- Gli strumenti di tutela collettiva:
- L’azione inibitoria
- L’azione collettiva risarcitoria (azione di classe);