Il lavoro del futuro è sempre più legato alle energie rinnovabili, vero fulcro attorno al quale ruotano figure innovative che prima di oggi neppure esistevano. Come cambia il panorama lavorativo
Il 2020 è, e sarà ancora, l’anno dei green jobs. Lo ha affermato uno dei più interessanti rapporti della Fondazione Symbola, “Green Italy”, che qualche tempo fa ha tracciato la via maestra che il panorama occupazionale deve seguire per stare al passo coi tempi nei prossimi mesi.
In uno scenario globale del tutto particolare come quello che stiamo vivendo ora, appare chiaro come l’ambiente, il mondo, ma più in generale il nostro rapporto col pianeta, debba essere quantomeno rivisto in un’ottica di maggior rispetto reciproco. Cogliere le tendenze del mondo del lavoro significa rispondere nel modo migliore possibile a questa preminente esigenza.
Ad oggi, oltre tre milioni di italiani lavorano nel green, per 432mila imprese che negli ultimi 5 anni hanno investito sull’economia verde, e una crescita di occupazione green del 3,4% dal 2017 al 2018. Tante, come dicevamo, le nuove professioni che sono nate in seguito alla tendenza della sostenibilità. Tra questi, ne selezioniamo alcuni davvero interessanti.
Sono soprattutto quelle professioni come l’esperto in gestione dell’energia, ossia l’ingegnere energetico, ad avere delle potenzialità decisamente ampie, proprio in virtù della sempre maggiore richiesta di profili di questo tipo.
Particolarmente interessante è il fatto che stia facendosi largo una certa tendenza a declinare professioni già esistenti in chiave green: ad esempio, le figure di giurista ambientale e di specialista in contabilità green, ‘riprendono’ figure professionali piuttosto generiche, per sversarle nel concetto di sostenibilità.
Sembra essere, questo, un ulteriore ‘indizio’: è la continua formazione, tramite percorsi altamente qualificanti, a rendere un professionista davvero valido nel panorama occupazionale odierno.
