Una risorsa il litio che farà crescere il mercato mondiale delle batterie del 17% annuo a 93 miliardi di dollari. Il driver principale sarà la mobilità elettrica: 150 milioni di ecars nel 2040, ma anche le soluzioni IoT. Vola il mercato dei sistemi di accumulo.
Fondamentali per la mobilità elettrica (eMobility), per l’automatizzazione delle fabbriche, nell’utilizzo di soluzioni Internet of Things e per la robotica, le batterie agli ioni di litio rappresentano oggi un fattore di crescita e innovazione senza pari per promuovere in ogni settore la trasformazione digitale.
Batterie agli ioni di litio, un mercato strategico
In Europa il mercato delle batterie agli ioni di litio potrebbe crescere ad un tasso annuo (Carg) di circa il 16% fino al 2024. Si tratta di una tecnologia già fondamentale per l’espansione del mercato dei gadget elettronici e dell’elettronica di consumo.
Proprio la trasformazione digitale dei principali settori industriali della nostra economia a rendere tali batterie strategiche per il futuro della mobilità elettrica: auto, veicoli di diverse grandezze, biciclette, monopattini, hoverboard e motocicli.
A livello europeo, i Paesi che consumano più batterie agli ioni di litio sono Germania, Gran Bretagna e Francia. Sono la mobilità elettrica e i nuovi device per l’internet of things e la smart home che stanno facendo salire rapidamente la domanda di questa tecnologia anche nei Paesi scandinavi, in particolare in Norvegia.
La crescita dei veicoli elettrici
In uno studio dell’anno passato, Morgan Stanley valutava le auto elettriche al 51% del mercato complessivo automotive nel 2040. Per quella data Avvenia ha stabilito in uno studio dell’anno scorso che i veicoli elettrici in circolazione nel mondo passeranno da poco più di un milione attuale a oltre 150 milioni di unità.
Il problema è che le riserve mondiali di litio, materiale raro e componente principale di queste batterie, sono concentrate solo in alcuni Paesi. Si stima che in Cile ci siano le riserve maggiori, calcolate da Statista nel 2017 in 7,5 milioni di tonnellate, seguito dalla Cina, con 3,2 milioni, quindi l’Australia, 2,7 milioni di tonnellate, l’Argentina, 2 milioni circa, Russia, Serbia e Congo si avvicinano al milione a testa, il Portogallo circa 60 mila, il Brasile 48 mila e gli Stati Uniti 35 mila tonnellate.
Chi siede su questa risorsa inevitabilmente ha grosse possibilità di sfruttare economicamente i giacimenti, tanto che secondo Grand View Research il mercato mondiale potrebbe arrivare a valere nel 2025 oltre 93 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuo (Carg 2017-2025) stimato attorno al 17%.
Ne consegue che l’intero mercato globale dei sistemi di accumulo energetico è atteso in crescita nei prossimi anni, con un tasso annuo del 21% (Carg 2017-2025).