La supply chain è un elemento che sta acquisendo un’importanza sempre maggiore nell’industria farmaceutica. La priorità assoluta in qualsiasi sistema sanitario è fornire la medicina come prodotto strategico, e in un contesto come questo, in cui la società dovrebbe essere sempre attenta alla salute, la gestione delle filiere farmaceutiche è diventata più complessa perché coinvolge la vita degli esseri umani.
Le ultime sfide che dovrà affrontare la supply chain farmaceutica
La gestione della catena di approvvigionamento è definita come la fusione di processi aziendali chiave lungo la catena di approvvigionamento per la logica di generare valore per i clienti e gli stakeholder. Un elemento di cruciale importanza per aiutare le imprese a fare un uso migliore di asset e risorse, generare profitti, aumentare il valore per gli azionisti e rispondere in maniera ottimale ai propri clienti.
Negli ultimi due decenni, il valore mondiale dei prodotti farmaceutici scambiati è cresciuto di sei volte, da 113 miliardi di dollari nel 2000 a 629 miliardi di dollari nel 2019. Un dato senza dubbio allarmante, che sta portando il mondo a chiedersi se davvero la catena di approvvigionamento del pharma, ad oggi, funzioni. Diverse forze stanno spingendo le industrie farmaceutiche e sanitarie in nuove direzioni, imponendo la necessità di un diverso modello, di una nuova concezione di supply chain farmaceutica.
Circoscrivendo il tutto agli ultimi due anni, invece, si è evidenziato come questa catena non possa in alcun modo permettersi dei ritardi di sorta. Dalla gestione del magazzino e distribuzione dei prodotti alla digitalizzazione e automatizzazione dei dati e delle info, alla sicurezza e alla compliance normativa in tema di trattamento dei dati personali, sono tante le sfide da superare. Queste richiederanno, ora più che mai, professionisti altamente qualificati in materia, formati a dovere nel campo del pharma.